Coinvolgere le persone per migliorare la sicurezza
In Dulevo, la sicurezza non è solo una questione di conformità, ma un valore centrale che coinvolge attivamente chi lavora ogni giorno in produzione. Un esempio concreto di questo approccio è il progetto "Intervista in sicurezza", nato dalla volontà di coinvolgere direttamente gli operatori di produzione nella pianificazione delle proprie attività di lavoro.
"L'obiettivo dell'attività è rendere la postazione di lavoro un luogo piacevole, sicuro ed ergonomico," spiega Alfredo Salazar, HSE Specialist di Dulevo. "Abbiamo deciso di superare il tradizionale approccio basato su checklist e documentazione, per introdurre un sistema più dinamico, basato su interviste strutturate e osservazione diretta."
Un'analisi in tre fasi
L'intervista in sicurezza si compone di tre fasi fondamentali:
- Osservazione iniziale della postazione – Un auditor compila una prima scheda con cinque domande relative a vari aspetti della sicurezza, come l'organizzazione dello spazio di lavoro, l’ergonomia della postazione, l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e la presenza di eventuali rischi legati alle attrezzature o al comportamento.
- Domande dirette agli operatori – L’auditor pone cinque domande all'operatore per valutare il suo "grado di sicurezza della conoscenza", ovvero quanto è consapevole delle regole e delle buone pratiche di sicurezza nel suo lavoro quotidiano.
- Osservazione diretta del lavoro – Per almeno un’ora, gli auditor seguono lo svolgimento delle attività in produzione, analizzando come vengono utilizzate le macchine e verificando eventuali rischi. Durante questa fase, possono porre domande per chiarire dubbi o approfondire aspetti specifici.
Un team di auditor con prospettive diverse
Uno degli aspetti più innovativi di questo progetto è la composizione del team di auditor. "Abbiamo voluto coinvolgere non solo il personale HSE, ma anche due persone non direttamente collegate alla linea di produzione," spiega Salazar. "Questo perché chi lavora ogni giorno sulla stessa postazione tende a dare per scontate certe situazioni. Uno sguardo esterno, invece, può far emergere aspetti che altrimenti passerebbero inosservati."
L’auditor con esperienza in sicurezza ha un occhio clinico e conosce già molte delle risposte, mentre il personale proveniente da altri dipartimenti sviluppa una naturale curiosità e si trova a mettere in discussione anche elementi che potrebbero sembrare ovvi. Questo mix di competenze ha permesso di ottenere un’analisi più dettagliata e oggettiva.
Un impatto che va oltre la sicurezza
Oltre a migliorare la sicurezza, le interviste hanno portato alla luce anche suggerimenti utili per l’organizzazione del lavoro. "Abbiamo scoperto che molti operatori, nel rispondere alle domande, condividevano spontaneamente idee per ottimizzare i flussi di lavoro o migliorare l’ambiente operativo," racconta Salazar. "Questa attività si è trasformata in un vero strumento di ascolto e di miglioramento continuo."
La maggior parte dei suggerimenti raccolti tra auditor e operatori ha portato all’analisi e al miglioramento di alcune procedure di montaggio, o alla creazione di attrezzature specifiche per facilitare il lavoro e aumentare l’efficienza, come vi racconteremo in un approfondimento dedicato.
I prossimi passi
Ad oggi, il progetto ha coperto il 35% della linea verde e il 25% delle linee grigia e blu, mentre le linee gialla e arancione devono ancora essere avviate. L’obiettivo è procedere con due interviste al mese per non sovraccaricare il personale e garantire un monitoraggio costante.
"Lavorare sulla sicurezza non significa solo rispettare normative, ma creare un ambiente dove tutti si sentano coinvolti e responsabili," conclude Salazar. "E questa iniziativa dimostra che, quando si lavora insieme, si possono ottenere risultati davvero significativi."